Energia dal sole: finalmente l’autoconsumo
Grazie alla nuova normativa
Il tema energetico è da sempre attenzionato dal nostro Consorzio.
Ancora nel 1978 fu acquistata la prima centrale idroelettrica e da allora si sono fatti molti passi nella direzione di produrre energia dalle fonti rinnovabili: ne abbiamo realizzate altre otto e produciamo oggi circa 12 milioni di chilowattora all’anno: energia virtuosa, in quanto prodotta da fonte pulita e rinnovabile.
D’altro canto, il Consorzio è consumatore di energia, per far funzionare i propri impianti di pompaggio, sia irrigui che di bonifica idraulica.
Per questi motivi, da molti anni, per il tramite di ANBI, il nostro Consorzio aveva evidenziato al Legislatore la necessità di introdurre specifiche norme per poter autoconsumare l’energia prodotta dai propri impianti idroelettrici in zone diverse dal sito di produzione.
Solo di recente (2022) alcune Direttive Europee sono andate in questa direzione e con una certa soddisfazione si può sostenere che l’intuizione del Consorzio di molti anni prima si è poi tramutata, finalmente, in vere e proprie Direttive e Leggi nazionali emanate proprio durante e dopo la crisi energetica del 2022, che ha visto i prezzi dell’energia aumentare in modo vertiginoso.
Produrre in un sito e consumare in un altro è ora possibile, anche se purtroppo il nuovo meccanismo dell’autoconsumo diffuso si può applicare solo ai nuovi impianti. Per tale motivo il Consorzio si è immediatamente concentrato nel pianificare un importante investimento sul fotovoltaico, da realizzare sulle coperture dei propri edifici. Tali edifici, infatti, sono già dotati di cabine elettriche (impianti immediatamente fruibili) e non sono soggetti a complessi iter autorizzativi.
Il primo piano degli interventi riguarda sei edifici, per una potenza elettrica installabile di 343 chilowatt e per una produzione annua stimata in 430.000 chilowattora.
Attualmente sono in corso di realizzazione gli impianti di Romano SPIN a Romano d’Ezzelino e Rossano Veneto, ma è solo l’inizio…
La produzione stagionale degli impianti fotovoltaici ben si sposa con il profilo dei consumi degli impianti pluvirrigui, che hanno il loro picco in primavera ed estate, proprio quando il fotovoltaico ha la massima resa. Si attendono quindi forti tassi di autoconsumo e quindi un rapido ritorno dell’investimento in corso.
L’impianto del centro operativo di Carmignano di Brenta sarà un esempio di applicazione del meccanismo di autoconsumo diffuso: l’edificio in questione non ha consumi elettrici tali da giustificare un impianto da 140 chilowatt come previsto (e come possibile vista l’ampia superficie del suo tetto), pertanto l’energia prodotta andrà ad alimentare i numerosi sollevamenti irrigui situati a Carmignano di Brenta, Pozzoleone, San Pietro in Gu, Grantorto, ecc. che a causa della drastica riduzione delle portate di risorgiva sono sempre più protagonisti nella pratica irrigua nei mesi estivi.
Un altro passo avanti del Consorzio sia per ottimizzare le risorse economiche che a favore dell’ambiente, usando l’energia dell’acqua e del sole.