Consorzio Brenta presente alla riunione nazionale Anbi

Molte autorità e numerosi partecipanti

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Anche il Consorzio di bonifica Brenta, insieme ai colleghi di tutto il Veneto e di tutta Italia, ha partecipato a Roma l’8 e 9 luglio all’assemblea annuale dell’A.N.B.I., Associazione nazionale dei Consorzi di bonifica. In particolare erano presenti il commissario straordinario Luigi De Lucchi e il direttore Umberto Niceforo.

L’assemblea ha visto la partecipazione di numerose autorità e ha favorito un ampio dibattito sugli argomenti più attuali.

L’appuntamento rappresenta il principale momento di confronto per la rete che, a livello nazionale, riunisce ben 142 Consorzi, ai quali spettano funzioni di prevenzione del rischio idraulico e gestione della risorsa idrica.

Il tema principale di quest’anno è stato: “L’acqua coltiva la pace”.

La discussione si è svolta in otto sessioni, con ben quattro Ministri presenti: Antonio Tajani (Vicepresidente del Consiglio e Affari Esteri), Matteo Salvini (Vicepresidente del Consiglio e Infrastrutture e Trasporti), Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento). Inoltre erano presenti parlamentari, sottosegretari, dirigenti ministeriali, assessori di Regioni e Comuni, professori universitari, rappresentanti delle categorie economiche.

Si è parlato di politiche di coesione, aree interne, infrastrutture idriche, eventuale riutilizzo in ambito agricolo delle acque depurate. “Ma, soprattutto”, ha affermato il presidente di ANBI Veneto, Alex Vantini, “l’assemblea rappresenta per gli undici Consorzi di bonifica del Veneto, rappresentati ai massimi livelli, l’occasione per unire la propria voce a quella di ANBI nel chiedere alla politica di accelerare le procedure burocratiche e sbloccare risorse promesse da più di un anno e che devono ancora arrivare nei territori”.

Nei due giorni di confronto la voce unanime è stata un grande apprezzamento per l’attività svolta dai Consorzi di bonifica.

A tutti i livelli (Ministri in primis) è stata ribadita l'importanza degli invasi, del risparmio idrico, della manutenzione.

È emerso che il valore di tutta la filiera agricola assomma oggi a 700 miliardi di euro di cui 70 per l’export, e che incide per ben il 20% del Pil; quasi tutto questo è basato sull’irrigazione…

Per quanto riguarda il nostro Consorzio, siamo pienamente in linea sui temi emersi, in particolare sul versante del risparmio idrico con 3 finanziamenti ministeriali per impianti pluvirrigui in corso di attuazione e 5 progetti di nuovi impianti, per i quali tuttavia si è ancora in attesa di riscontro.

Il reperimento di fondi per le infrastrutture civili di certo non è facile in questo periodo di difficoltà internazionale, con delle guerre in corso, militari ma anche commerciali; è forte il dibattito sull’aumento dei fondi per la difesa e sulla problematica dei dazi, che potrebbe colpire anche il settore agricolo; ma si tratta di investire in prevenzione anziché dover pagare i danni, come spesso avviene, purtroppo, nel nostro Paese.

È emerso inoltre che è auspicabile un cambio di mentalità: saper fare squadra, non dare confini all’acqua, l’acqua non ha colori politici e tutti dovrebbero concorrere, su questo tema, lasciando da parte i conflitti ma promuovendo iniziative ed attività che sono indispensabili per i cittadini e la società. A Roma se ne ha ormai consapevolezza, speriamo che ciò avvenga anche in periferia.


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